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 Oggetto del messaggio: Costruiamo un capanno per i Mammiferi
MessaggioInviato: mercoledì 21 maggio 2008, 17:51 
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Costruiamo un capanno per i Mammiferi
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Abbiamo visto come avvicinare un Picchio Nero o altri uccelli.

Ora passiamo ai Mammiferi

C'è differenza nel costruire un capanno per Mammiferi?
Per me si e molta.

Prendiamo il caso di Volpi, Cervi e Caprioli, questi spesso sono molto più schivi e diffidenti degli uccelli e in più hanno dalla loro parte un olfatto sensibilissimo.

Per avvicinarsi a un Picchio o altro uccello l'odore non ha importanza, potete stare sopra o sotto vento e non si allarmeranno......fatelo con una volpe o un capriolo e vi individueranno senza nemmeno vedervi, anche se siete nascosti perfettamente dietro un riparo.

Se siete sotto vento potete stare seduti in mezzo a un prato con i caprioli a pochissima distanza da voi.
Dico seduti non a caso, perché gli animali identificano l'uomo come un qualcosa di eretto, se siete accovacciati non vi assoceranno all'uomo sapiens :)

Mi è capitato di essere talmente vicino che al primo scatto il capriolo ha fatto un salto ma non essendo sicuro di cosa fossi e per accertarsene mi ha fatto tutto il giro, una volta arrivato sotto vento e sentito il mio odore se ne è andato a gambe levate (lo so che volte fare qualche battutaccia ma vi anticipo dicendo che mi faccio regolarmente la doccia :lol: )

Tutta queste chiacchiere perche?

Per dirvi che il miglior capanno per mammiferi si fa a 2 o 3 mt da terra.
In modo tale che il vostro odore, portato dal vento passi sopra il naso dell'animale.

Ma come farlo?
Non entro nel particolareggiato dicendovi usate assi e legni portati da casa e non abbattete la foresta, oppure usate cordini al posto di chiodi per non danneggiare le piante, questo discorso lo lascio al vostro senso naturalistico.......

Allora cosa ci dici?

Facciamo l'esempio dell'animale più diffidente, la Volpe vicino alla propria tana nel periodo in cui ha i piccoli.

Vi dico subito che di solito si prepara un capanno non per la stagione in corso ma per quella successiva e già questo dovrebbe farvi capire quanto può essere sospettoso un vero animale selvatico.

Seconda cosa, se costruite un capanno in una volta sola i mammiferi saranno spaventati dalla novità e potrebbero lasciare la zona e la tana, portando via eventuali piccoli.

Il metodo migliore è andare per gradi nel luogo periodo, meglio sarebbe aspettare la fine dell'estate e fare con calma un bel capanno.
(non avete tempo? allora, ve lo dico da amico, è meglio che lasciate perdere)

Se però avete appena trovato una tana di volpe e volete provarci lo stesso andateci con i piedi di piombo e seguite questi miei consigli.

La cosa importante è sapere cosa si fa (cadere da 3 metri non è pericoloso), come lo si fa (legare/inchiodare e tagliare implica manualità e conoscenze particolari) e sopratutto essere veloci e fare poco "casino".

Se non siete pratici fate una prova lontano dalla tana, anche nel giardino di casa vostra.....tanto per capire cosa e come fare e quali sono i materiali ed attrezzi da portare sul posto.


Prepariamo per primo l'intelaiatura del capanno, su un albero vicino ma non troppo e come abbiamo detto a 2 o 3 mt da terra.
Non saranno di certo un po’ di rami grossi incastrati e legati a far insospettire il vostro soggetto.

Passato qualche giorno, passate al fondo mettendo un asse si e una no, in pratica dovete lasciare che l'animale possa vedere attraverso il futuro capanno.

Dopo un’altra settimana mettiamo alcuni rami per formare una bozza delle pareti, basta anche un solo lato.

L'animale dovrà sempre vederci attraverso.


Dopo alcuni giorni continuate a mettere rami e cosi via per un certo periodo, ma non serve che sia perfetto....perche?

Perche in inverno le foglie cadono e la prossima primavera potrete rinverdire tranquillamente a piacere.
Difatti l'aumento della vegetazione in primavera è normale, in pochi giorni da alberi spogli si passa a vegetazione fittissima che blocca completamente la luce.

Attenzione alla parte posteriore del capanno......è tra le più importanti.

Sottovalutato da molti la parte posteriore (anche il tetto) è tra le più critiche, sopratutto se si è controsole.
Lasciate qualche buco e la luce che passa proietterà la vostra ombra sulla parte antistante.
E' veramente uno delle parti che curo meglio e di solito copro con un telo a prova di luce.

Fatto questo ci sono buone probabilità che la volpe non si allarmi e torni alla tana tranquilla.

Se la vedete rientrare e pensate che vi abbia scorto, scendete ed andatevene, molto difficilmente uscirà di nuovo e se lo fa e nota qualcosa di strano potrebbe spaventarsi e portare via i piccoli.....durante la notte, non sperate nemmeno di assistere alla scena.

Ci sarebbero molte altre cose da dire ma per ora mi sembra che basti.

Vi sembra laborioso e un po complicato?
Non sto parlando di volpi che accettano cibo dai fotografi come succede ultimamente in alcuni luoghi ma di animali selvatici e diffidenti.

Volete provare con un capanno a terra?
Potete farlo e vi auguro di scattare GB su GB di immagini.........ma preparatevi a cercare un’altra tana di volpe, non si sa mai ;)


Una volta girovagando qua e la ho trovato dei piccoli di volpe fuori da una tana che pensavo occupata da un tasso, erano veramente piccoli.
Mi sono seduto li vicino e ho fatto qualche scatto, i piccoli uscivano e erano curiosi, indaffarati nelle loro faccende di gioco nemmeno mi guardavano.

Il giorno dopo mi sono tenuto a distanza guardando i movimenti, niente.
Il giorno dopo ancora e cosi per parecchi giorni, alla fine ho messo dei legnetti di traverso alle entrate (se ci sono i piccoli vengono spostati senza problema segnalando che la tana è abitata), sono rimasti li tutta l'estate.
La madre si era portata via i piccoli probabilmente solo perche aveva sentito il mio odore fuori della tana.....o magari perche mi aveva visto da lontano, io però non la ho notata.

Quindi finisco dicendovi che le precauzioni per non allarmare i mammiferi non sono mai troppe e non vale la pena fare le cose in fretta o male.

Ciao

Gerry


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MessaggioInviato: sabato 8 gennaio 2011, 0:32 
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Provo a postare qui qualche domanda.
Abito in una zona pianeggiante a ridosso di un bel fiume, nel cui ampio letto trovano fortunatamente ancora riparo parecchi ungulati tra i quali caprioli, cinghiali e qualche sporadico daino.
Per ora ho chiesto il permesso ai cacciatori della zona di usare le loro altane già esistenti come punto di appostamento per le mie foto, così da non doverne costruire una ex-novo, anche perchè non sono ancora sicuro del posto preciso.
Il problema nasce con i cinghiali, mentre sono riuscito a fare diversi scatti ai caprioli anche dal basso avvicinandomi sottovento, per i cinghiali a parte qualche fugace apparizione non c'è storia.
Premetto che di solito vado ad appostarmi prima dell'alba, ho la certezza assoluta del loro passaggio dalle orme lasciate (tra l'altro ci deve essere anche un verro molto grosso che gira nella zona).
A questi punto le domande, avete qualche consiglio per gli orari?
Se vado direttamente a dormire nel capanno in modo da non disturbare gli animali durante la notte faccio bene o è inutile?
E' meglio l'alba o il tramonto? Al tramonto in zona collinare ho visto uscire dalla macchia diversi animali, ma purtroppo in un attimo non c'era più abbastanza luce per fotografarli, voi come risolvete il problema?
Sempre sul fiume dietro casa, alcuni cacciatori hanno rovesciato dei sacchi di mele in un pioppeto vicino ad un'altana, ma dopo 15 giorni le mele sono ancora al loro posto, ci sono parecchie impronte ma le mele non diminuiscono, come devo interpretare la cosa?
Ero tentato di andare a portare del sale per attirare caprioli e cinghiali in una zona a portata del mio zoom, ma sono intimorito dalla presenza costante dei cacciatori, è vero che in questo periodo la caccia dovrebbe essere chiusa ma, come dice il proverbio:- Occhio non vede cuore non duole...
Insomma oltre alla tenacia che fortunatamente non mi manca, avete qualche consiglio da darmi?

Spero di aver postao nel posto giusto se no spostate la discussione.
Grazie

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MessaggioInviato: sabato 8 gennaio 2011, 13:00 
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Cacciatori e fotografi non vanno molto daccordo....a mio avviso sarebbe meglio trovare zone dove loro non esercitano la loro "passione venatoria".

Dltronde fuori del periodo di caccia può essere un idea usare le loro strutture come osservatorio come giustamente hai fatto tu.

Non ho esperienza diretta di cinghiali ma da quanto dicono sono molto abitudinari, di solito pasolano/grufolano di notte e poi alle prime luci dell'alba ritornano nella macchie ed è questo il momento direi buono....il transito.

Dormire nel capanno non è affatto una cattiva ideo, si fa ad esempio per il cedrone in modo da non creare alcun disturbo nell'avvicinamento.....una volta individuato luogo e orario pero forse non ti servirà dormirci dentro ma di basterà arrivare un ora o due prima.

Ricordo un caso con dei caprioli, avevo fatto un capanno e ci andavo praticamente di notte ma mi sono subito accorto che nel passare per il sentiero li disturbavo, loro erano nei prati vicini, allora ho scelto di avvicinarmi da un altra zona, molto più scomoda e lunga ma cosi non li allontanavo e potevano comportarsi normalmente e nel loro tragitto normale infatti passavano proprio davanti al mio capanno.

Se poi del cibo non viene accettato vuol dire o che non lo hanno trovato, oppure che li non si sentono al sicuro....ma possono esserci mille altri motivi, non gli piace quel che gli si sa, ne trovano di più gradito altrove ecc ecc

In alcuni casi potrebbe esserti d'aiuto una di quelle trappole fotografiche agli infrarossi (usate spesso da cacciatori) in modo da renderti conto quando passano e in che direzione vanno...che animali sono ecc

Ci sarebbe molto altro da dire ma mi dilungherei troppo .... :)

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: sabato 8 gennaio 2011, 13:19 
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Comincerò con il provare ad anticipare l'orario di arrivo e vedere cosa succede.
Purtroppo abito in una zona fortemente antropizzata.
L'assurdo è che nella riserva di caccia del paese possono abbattere fino a 4 capi di caprioli e 5 o 6 cinghiali per la caccia di selezione, tenendo conto che ce ne saranno si e no una quarantina (tra tutte e due le specie) che girano, più che di selezione la chiamerei di epurazione.
Ho per ora scelto di restare qui vicino nonostante le difficoltà oggettive perchè svolgo un lavoro che mi lascia spesso delle mezze giornate libere, continuando ad insistere vicino a casa posso sfruttare al massimo i buchi liberi riuscendo ad uscire anche 2 o 3 volte per settimana, cosa che non riuscirei assolutamente a fare allontanandomi da casa.

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MessaggioInviato: mercoledì 9 marzo 2011, 16:54 
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ciao Gerardo e Sergio. Io ho un capanno dell'ameristep e principalmente mi dedico a fotografare i caprioli (sono la mia passione/ossessione).
è da poco ho cominciato a fare questo tipo di fotografia infatti ho iniziato con la fotosub, che tutt'ora pratico con ottimi risultati. Tornando ai miei amici caprioli volevo portare la mia limitata esperienza sull'ambito dei capanni. Per i primi appostamenti arrivavo sui prati all'alba, mi appostavo e rimanevo ore ad aspettare si faccessero vedere...il problema è che il più delle volte mi sentivano arrivare anche perchè il capanno lo montavo e lo smontavo ad ogni appostamento...ho poi deciso di cambiare tecnica infatti ora vado nel prato il giorno prima, monto il capanno nel pomeriggio e lo lascio sul posto tutta la notte in modo che il mattino seguente sia già operativo...morale della favola è che questa mattina c'è stata la svolta che da tempo attendevo...sono arrivato sul posto alle 6:00 (era ancora buio) tramite un sentiero nascosco e facendo attenzione a non fare rumori di nessun genere, sono entrato nel capanno e ho atteso...alle 6:30 ecco che due bei maschietti con il palco in velluto escono dal bosco e iniziano a stabilire una gerarchia (scornate giocose, si rincorrevano e raspavano il suolo con fare "minaccioso")...sembra tutto perfetto MA (ce sempre un ma)..........sono sul prato antistante il mio e tra me e loro c'è una siepe di piante che mi permette di vederli con il binoccolo ma l'obiettivo è quasi completamente schermato dai rami...morale della favola è che porto a casa 50 scatti che non servono praticamente a nulla...domani mattina ritenterò sperando vengano nel prato dove c'è il capanno...
quello che posso dire è che bisogna arrivare sul luogo dell'appastamento quando ancora è buio, fare in modo che il capanno, il cavalletto, la sedia, ecc. siano già montati e sperare la fortuna sia un po' dalla nostra... il problema, almeno per quanto concerne le mie zone, è che i caprioli ci sono ma essendo che i prati il più delle volte sono divisi da lembi di bosco (siepi boschive) se io mi trovo in un prato e loro in quello vicino quasi non si riesce a vederli...
se qualcuno di voi ha qualche consiglio da darmi ve ne serei davvero riconoscente..

grazie per l'attenzione, Simone..

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MessaggioInviato: mercoledì 9 marzo 2011, 17:06 
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Lasciare un capanno sul poso è sempre consigliabile....purtroppo in alcune zone se lo fai non trovi più nulla :-/

Da parte mia ho forse 6 o 7 capanni e li lascio sul posto per mesi senza farmi alcun problema, non ne è mai sparito uno.

Alle volte gli lasicio dentro anche il cavalletto e altre cose che mi possono servire.....

Studiare le abitudini dei nostri soggetti poi è fondamentale, scegliere una sentiero più lungo che aggira il luogo ove stanno è meglio che passarci in mezzo....ma queste sono considerazioni logiche.

I capiroli comunque escono spesso la mattina e la sera e a essere sincero se devo scegliere preferisco arrivare nel capanno il pomeriggio e aspettare la sera piuttosto che dovermi alzare troppo presto :lol: :lol:

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: mercoledì 9 marzo 2011, 23:16 
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Da noi soprattutto in questa stagione il problema della sera è che spesso i caprioli escono quando ormai c'è troppa poca luce per fare degli scatti decenti, di conseguenza è gioco forza andarci la mattina a ore assurde soprattutto per me che lavoro di notte.

Per il capanno io per ora ho risolto con questa rete autocostruita.

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 10:48 
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mica male il camuffamento....come hai fatto il telaio???? è un capanno automontante e poi sopra ci hai messo la rete???

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 11:31 
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No è solo una rete autocostruita con me e il cavalletto sotto.

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 14:40 
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Il problema con certe reti, sopratutto se stai in piedi, è se ce il sole che nasce alle spalle, allora si nota il movimento mentre sarebbe meglio una tela a tenuta di luce....se ti metti con le spalle poggiate su un albero o altro allora risolvi ...

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 15:28 
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Sono convinto che non sia una soluzione efficace quanto un capanno, ma penso sia più trasportabile e alla fine mi è costata una trentina di caffè.
Secondo voi il capanno in qualche modo ostacola anche il diffondersi dell'odore umano?
I cinghiali sono terribilmente sospettosi, le foto fatte dalle altane non sono il massimo, sei sempre da un punto di vista innaturale.

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 15:44 
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ciao Sergio..per quanto riguarda la rete ottimo lavoro, è prorpio ben fatta...
per il discorso dell'odore forse Gerry ti saprà dare quanche infoin più..il capanno ce l'ho solo da un paio di settimane e avrò fatto una decina di appostamenti...secondo me se gli animali sono ad una certa distanza (50m e più) non sentono il tuo odore perchè in gran parte viene trattenuto dal telo poi, se il soggetto è invece molto vicino, come mi è successo l'altra mattina con i caprioli (erano a 15-20m), prima o poi ti sentono.... :-/
consiglio valido, anche se si è a capanno, di mettersi sempre sottovento..secondo me influisce tanto anche quanto apri le finestrelle..più sono aperte, più ce ricircolo di aria e più il nostro odore esce all'esterno..

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 16:00 
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Il capanno sicuramente riesce a trattenere buona parte del nostro odore (non tutto) inoltrei ha un odore proprio che non è quello dell'uomo.....se voi state in macchina o in un altro luogo al chiuso loro non vi sentono, sentono sicuramente la puzza della benzina, della marmitta e altro ma non la associano con il pericolo e quindi non fuggono....

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 16:09 
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Quindi mi comprerò un hummer 6000 gasolio così posso andare vicino ai cervi...

Gongolo037 Gongolo037 Gongolo037

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MessaggioInviato: sabato 12 marzo 2011, 16:39 
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Località: Mossano, Vicenza
un po' troppo largo per i sentieri che sono abituato a percorrere.... :lol:
cmq adesso provo a mettere una rete fogliata mimetica sopra al capanno in modo che copra ulteriormente le feritoie..vi saprò dire se funziona...

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