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Camoscio con la Rogna Sarcoptica
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Autore:  Gerardo [ sabato 5 luglio 2008, 19:49 ]
Oggetto del messaggio:  Camoscio con la Rogna Sarcoptica

A dire il vero non sapevo se postarla o no ma anche questo fa parte della natura.

La natura non è solo bella ma alle volte è tremendamente crudele.

Con Ricky eravamo in giro per far foto e mentre eravamo fermi in attesa abbiamo visto un camoscio in mezzo ai rododendri, mangiava tranquillo e ci siamo stupiti per il fatto che non ci avesse sentito.

Ricky allora prende la macchina e al primo click lui alza la testa, era si grigio di pelo ma in questa stagione i camosci non sono ancora tutti perfettamente mutati e ci sembrava normale.

D'un tratto comincia a correre ma correva in modo anomalo, non leggiadro come un camoscio sano.

Poi Ricky ha provato a seguirlo ed infine mi ha chiamato.

Una pena tremenda, vi risparmio le altre foto che abbiamo fatto per documentare comunque l'evento..........in fondo siamo osservatori e alle volte è anche giusto documentare certi eventi.

Avrei voluto porre fine in qualche modo alle sue pene ma eravamo in una zona troppo isolata e non appena lo abbiamo lasciato solo si è dileguato nel nulla.

Nemmeno avvertire le guardie servirebbe perche in quella boscaglia sarebbe impossibile trovarlo, in ogni modo domani se le trovo lo segnalerò.


Immagine
Non mi sono messo in posa per piacere di farlo ma per documentare la sua situazione, cercava di nascondersi sotto il sasso perche pur se capiva che cera del pericolo, sembrava non capire da dove arrivasse e non sapeva cosa fare, quindi si rannicchiava sotto il sasso.


Per chi non lo sapesse la rogna sarcoptica è provocata da un minuscolo acaro che depone le uova sotto la pelle, da li sciudono ed evolvono in llarve, ninfe e infine in acari.

Si trasmette tra camosci, stambecchi e capre domestiche.

In ogni modo su internet si trovano descrizioni dettagliate della malatia e del suo decorso......qui uno tra tanti e qui un altro

E' stata una delle scene piu penose a cui abbia mai assistito, la morte non mi da fastidio se arriva in fretta, veloce e senza soffrire ma le pene di quel camoscio sono indescrivibili.

Ciao

Gerardo

Autore:  Anna Masiero [ sabato 5 luglio 2008, 19:59 ]
Oggetto del messaggio: 

cavoli che pena sta bestia........... questo scatto mi ha fatto venire il nodo in gola..........

Purtroppo anche questo fa parte della natura, ma assistere a queste cose credo sia davvero toccante e penoso.

Grazie comunque per averci mostrato lo scatto e per la spiegazione.

Autore:  Roberto Cobianchi [ sabato 5 luglio 2008, 20:16 ]
Oggetto del messaggio: 

:(

Autore:  cedrone [ domenica 6 luglio 2008, 12:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Camoscio con la Rogna Sarcoptica

Gerardo ha scritto:
A dire il vero non sapevo se postarla o no ma anche questo fa parte della natura.

La natura non è solo bella ma alle volte è tremendamente crudele.

Con Ricky eravamo in giro per far foto e mentre eravamo fermi in attesa abbiamo visto un camoscio in mezzo ai rododendri, mangiava tranquillo e ci siamo stupiti per il fatto che non ci avesse sentito.

Ricky allora prende la macchina e al primo click lui alza la testa, era si grigio di pelo ma in questa stagione i camosci non sono ancora tutti perfettamente mutati e ci sembrava normale.

D'un tratto comincia a correre ma correva in modo anomalo, non leggiadro come un camoscio sano.

Poi Ricky ha provato a seguirlo ed infine mi ha chiamato.

Una pena tremenda, vi risparmio le altre foto che abbiamo fatto per documentare comunque l'evento..........in fondo siamo osservatori e alle volte è anche giusto documentare certi eventi.

Avrei voluto porre fine in qualche modo alle sue pene ma eravamo in una zona troppo isolata e non appena lo abbiamo lasciato solo si è dileguato nel nulla.

Nemmeno avvertire le guardie servirebbe perche in quella boscaglia sarebbe impossibile trovarlo, in ogni modo domani se le trovo lo segnalerò.


Immagine
Non mi sono messo in posa per piacere di farlo ma per documentare la sua situazione, cercava di nascondersi sotto il sasso perche pur se capiva che cera del pericolo, sembrava non capire da dove arrivasse e non sapeva cosa fare, quindi si rannicchiava sotto il sasso.


Per chi non lo sapesse la rogna sarcoptica è provocata da un minuscolo acaro che depone le uova sotto la pelle, da li sciudono ed evolvono in llarve, ninfe e infine in acari.

Si trasmette tra camosci, stambecchi e capre domestiche.

In ogni modo su internet si trovano descrizioni dettagliate della malatia e del suo decorso......qui uno tra tanti e qui un altro

E' stata una delle scene piu penose a cui abbia mai assistito, la morte non mi da fastidio se arriva in fretta, veloce e senza soffrire ma le pene di quel camoscio sono indescrivibili.

Ciao

Gerardo


Visto come li riduce!!!! un vero peccato speriamo che l'epidemia non vada ulteriormente avanti...in questo periodo non si dovrebbero vedere tanti animali ridotti così il periodo peggiore e marzo aprile ...speriamo ...... e troppo bello vedere i camosci e pensare che possano ridursi drasticamente e morire in quelle condizioni mi da fastidio

Autore:  AndreaDZ [ domenica 6 luglio 2008, 19:37 ]
Oggetto del messaggio: 

poveraccio... :cry:

Autore:  Gerardo [ domenica 6 luglio 2008, 20:29 ]
Oggetto del messaggio: 

E' una morte orribile, da non augurare a nessuno.

Speriamo non abbia l'incidenza di mortalità cosi drastica come dicono.

Su questo punto le voci sono discordanti e credo dipendano molto dal fatto se in passato la popolazione di Camosci sia gia stata colpita da questo parassita.

In ogni modo i numeri non mentono...........se ci sono molti animali i sopravvissuti saranno in numero nettamente maggiore che se sono pochi.

Sembra un ovvietà ma non lo è.

In Valle di Fassa e in altre zone parlavano di decimare tutti i stambecchi, uccidendo tutti quelli che presentavano il minimo segno della malattia.

Per me una stupidaggine assaluta perche se i capi che si salvano dal contagio sono il 10% su 500 esemplari, piu o meno, saranno 50.

Se ne uccidi una gran parte e ne restano 50 il 10% o fosse anche il 20% sono 10.

E poi da quanto ho letto non tutti quelli colpiti dalla malatia muiono ma posso al contrario guarire e quindi diventarne immuni, è una minima parte ma è quella che in teroria potrebbe poi portare avanti un nucleo piu resistente al prossimo contagio.

A questo proposito, sempre dai vari testi e scritti embra che la malattia si ripresenti periodicamente, quindi ce poco da fare.

Sarebbe auspicabile un vacino per aumentare il numero dei sopravvissuti ma è anche vero che anche ci fosse non sarebbe per niente facile somministrarlo in popolazioni selvatiche che fuggono quando solo ti vedono spuntare da un colle a centinaia di metri di distanza.

Gerardo

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