Sono appena passate le idi di marzo e, anche se sti giorni fa ancora un discreto freddo, credo sia ormai tempo di iniziare a pensare alle uscite al Forcello che inizieranno il prossimo mese.
L'anno scorso per me è stata la primissima volta, accompagnato solo dal vento freddo della notte e dalla voglia se non di fotografare, almeno di vedere e sentire qualcosa di cui fino a prima avevo solo sentito parlare. Teoricamente dovevo avere una settimana di ferie da poter dedicare, nella pratica è saltato tutto e ho avuto solo una notte nel finesettimana da poter sfruttare. Le previsioni mettevano brutto tempo, pioggia e nuvole a bassa quota, ma ero deciso ad andare. Dopo aver letto molto sull'argomento per più di un anno qui sul forum e dopo aver identificato almeno a grandi linee il posto giusto grazie ai preziosi consigli del futuro suocero che conosce molto bene la zona, per andare sul sicuro all'1 e mezza ero già in cammino! Nella lunga salita, durante la quale ho perso il sentiero, ma non l'orientamento, mi imbatto in un Gallo che se la dormiva (credo) immobile a 5 o 6 metri d'altezza sul ramo di un Larice. Con la fotocamera nello zaino, un po' per paura di non riuscire ad arrivare su in tempo, un po' per non voler spaventare il Gallo col flash e magari rovinarmi poi la mattinata, non ho fotografato e dopo una decina di secondi me ne sono andato lasciandolo dormire in pace. Arrivo in cima verso le 3, quasi troppo in anticipo, il posto era ampio, avendo già calcolato da dove doveva sorgere il sole piazzo il capanno a favore di luce e leggermente coperto da un giovane Larice cercando di supporre da dove sarebbero arrivati i Galli. Quando inizia a schiarire si iniziano a sentire le "soffiate" alle mie quote e i rugolii a quote più basse, nel bosco, ma di esemplari in vista nemmeno l'ombra. Ci sono, non molti, ad orecchio 2 o 3, massimo 4 tutt'in giro, ma i 2 che sento più attivi sono ad almeno 150 metri, più avanti, dietro la sommità del dosso, non c'è verso di vedere niente. Trascorrono almeno un paio d'ore, sono passate addirittura le 7 e non ho ancora visto niente, comincio a mettermi in mente che finirà così, non vedrò niente, un po' triste la cosa ma almeno avevo individuato meglio il posto. All'improvviso sento un gran battere d'ali e vedo sbucare all'orizzonte 2 Galli che si "rincorrono", il rumore d'ali si fa più intenso e questi 2 esemplari si piazzano improvvisamente in cima ad un paio di Larici ad una cinquantina di metri davanti a me
Se ne stanno fermi per un po', forse si sono fermati incuriositi dalla vista del capanno, non lo so. Preso un po' di sorpresa non sapevo bene che fare, non ero e non sono un gran fotografo, non mi sono mai trovato in quella situazione. L'esemplare sull'albero a valle sembra più anziano e "snobbando" per un attimo l'altro gira la testa come a controllare che non arrivi nessuno dal bosco sottostante
Nel frattempo l'altro, che mi sembra più giovane, ma comunque con delle caruncole ben rosse e gonfie, rugolava nascosto dai vari rami che si frapponevano tra lui e il mio obiettivo
Bastano però pochi secondi perchè l'esemplare più a valle si giri di nuovo verso il rivale e faccia capire chi "comanda" da quelle parti
Poco dopo i 2 si sono nuovamente involati e per quella prima nottata ai Forcelli avevo ormai visto tutto... O almeno questo era quello che credevo! Sono passate le 9 quando decido di iniziare a disfare baracca e burattini e dirigermi verso la macchina, ormai non si sentono più i Galli cantare da almeno un oretta, il tempo sta peggiorando, si alza nebbia dalla valle, inizia a scendere acqua ghiacciata, non proprio fiocchi, non proprio grandine, una via di mezzo! Il vento soffia freddo e mi affretto a smontare il capanno e rimettere tutto nello zaino, scendo dalla stessa parte da cui sono salito, dopo una mezzora di camminata sento rumore a valle, c'è qualcosa, mi fermo, tolgo lo zaino e prendo il binocolo, non riesco a capire che tipo di rumore sia da lontano e non riesco a vedere chi lo sta emettendo... Ad un certo punto e con un discreto spavento vedo involarsi uno dopo l'altro 2 bestioni che fino ad allora avevo visto solo in fotografia, i Galli Cedroni! Ormai sono spariti tra gli alberi e quando rimetto in spalla lo zaino e riparto giu per il bosco all'improvviso se ne invola un terzo, con un altro discreto spavento per me. Sapevo che ce n'erano in quella zona ma da li a vederne 3 in un colpo, anche solo di sfuggita, ce ne passa. Tra l'altro credo che almeno 2 degli esemplari fossero femmine, ma li ho visti davvero per una frazione di secondo.
Nei 2 weekend successivi sono tornato lassu in cima, ma facendo un giro più largo ed evitando la zona dei Cedroni, mi sono avvicinato alla zona calda rispetto alla prima volta, ma per un motivo o per l'altro non c'è stato verso di fare foto! Nel secondo weekend verso le 4 e 40 è salito il primo Gallo e forse avevo piazzato il capanno in una zona a lui fin troppo gradita, ho sentito il battito d'ali arrivare praticamente come se fosse li a fianco a pochi metri, probabilmente era nascosto tra i cespugli perchè non l'ho visto, ma sapevo che c'era! L'ho sentito involarsi di nuovo una mezzoretta dopo! Si va a piazzare ad una 60ina di metri, in cima ai soliti giovani Larici, ben nascosto da altri alberi che non permettono di tirarne fuori uno scatto quantomeno decente, spero ne arrivino altri e invece se ne va pure lui. Il tempo era nettamente migliore, ideale oserei dire, ma di galli non se ne vedevano, non riuscivo a capire il perchè! Attendo un oretta ma non cambia nulla, poi aprendo la finestra dietro di me noto che non sono l'unico ad aspettare i Galli quella mattina
Ora io non so esattamente chi vincerebbe in una lotta tra Sparviere e Gallo Forcello ma ho il vago sospetto che fosse lui la causa del non comparire dei Galli quel giorno!
Il terzo weekend tempo ancora molto buono, ma ormai eravamo quasi al 20 maggio, in un anno in cui le
prime foto dalla Val di Fiemme erano state fatte ai primi di Aprile, probabilmente le lotte erano praticamente finite da un pezzo, si sono visti un paio di Galli in lontananza che si soffiavano contro da grande distanza, poi tanto per cambiare sono spariti per un paio d'ore, girandomi verso il monte ho notato che ci si era messa pure l'Aquila a volteggiare alta e a spaventare quei pochi esemplari che ci sono in zona.
Quest'anno la settimana di ferie dovrei finalmente averla e spero di riuscire a fare qualcosa di discretamente meglio, anche se comunque l'anno scorso la considero un esperienza tutto sommato positiva. Manca ormai un mese o poco più, non c'è poi tanto da aspettare.
P.s. Tutte le foto sono disponibili a più alta risoluzione cliccandoci e sono tutte fatte nella zona occidentale della Catena del Lagorai con D7000, Sigma 150/500 e Treppiede, a parte l'ultima allo Sparviere che è fatta a mano libera.
Buona luce a tutti.