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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Foto sui nidi - una considerazione
MessaggioInviato: sabato 20 settembre 2008, 10:14 
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Iscritto il: mercoledì 23 aprile 2008, 21:25
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Davo un occhiata alle foto accettate e sottolineo accettate, quindi ammesse a tutti gli effetti nel concorso denominato "CAMPIONATO ITALIANO DI FOTOGRAFIA NATURALISTICA 2008".

Date un occhiata tra i, come posso chiamarli, sponsor/patrocinatori del concorso ce il WWF, la Lipu, EBN.

Voi sapete come la penso sulle fotografie nelle vicinanze dei nidi, non sono contrario e la pratico ma solo se fatta con le dovute cautele, ma queste associazioni a quanto ne so sono contrarie e continuano a dire che non si deve e non si può ecc ecc

Ma allora come mai nelle foto ammesseci sono tantissime foto fatte spudoratamente sui nidi (vedi Upupa o Cavaliere d'Italia) e ce ne sono moltissime di più che sono fatte nei pressi del nido (vedi gruccioni, martin, strigidi e altre), non raccontino storie perche chi conosce tali animali sa che ci sono comportamenti, ad esempio il modo di tenere la preda, che sono tipici solo se l'animale è pronto per imbeccare il piccolo.


Tutti bravi a parlare ma poi in un "campionato italiano" dove si da il titolo di "campione italiano" (chissà con che autorità poi viene dato Booo!) si accetta di tutto e di più
- a quanto ne so la FIAF è una società generica di fotografi mentre, al limite, quella della fotografia naturalistica dovrebbe essere la S.I.C.F. -

Ditemi voi se ce da ridere o da piangere?

Gerardo

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MessaggioInviato: venerdì 3 ottobre 2008, 22:09 
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ciao Gerardo...posso solo raccontarti una cosa che ho visto e vissuto in prima persona: oasi naturalistica, in pieno periodo di nidificazione-riproduzione...due sedicenti cialtroni (muniti di macchina foto super pro) forniti di stivali da pescatore se ne vanno a spasso in mezzo alla palude popolata da centinaia di limicoli nidificanti per fare LA foto... con buona pace del rispetto delle specie nidificanti e delle covate!!! ti giuro roba da rimanere senza parole. Ma il nostro gioco non dovrebbe nascere proprio dall'amore per la natura e dal desiderio di rappresentarla nella sua magnificenza, il tutto in punta di piedi? Temo che l'agonismo e la "sboronaggine" di alcuni sia decisamente superiore all'amore e rispetto per ciò che vanno a testimoniare e che sia solo l'occasione per fare sfoggio dei loro soldi per mezzo dell'attrezzatura foto di cui si sono dotati e che in fin dei conti il tutto si limiti ad una misera rappresentazione "fallica" di potenza fine a se stessa.
Ciao Luca


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MessaggioInviato: sabato 4 ottobre 2008, 6:16 
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Iscritto il: domenica 11 maggio 2008, 20:30
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quaranta.luca ha scritto:
ciao Gerardo...posso solo raccontarti una cosa che ho visto e vissuto in prima persona: oasi naturalistica, in pieno periodo di nidificazione-riproduzione...due sedicenti cialtroni (muniti di macchina foto super pro) forniti di stivali da pescatore se ne vanno a spasso in mezzo alla palude popolata da centinaia di limicoli nidificanti per fare LA foto... con buona pace del rispetto delle specie nidificanti e delle covate!!! ti giuro roba da rimanere senza parole. Ma il nostro gioco non dovrebbe nascere proprio dall'amore per la natura e dal desiderio di rappresentarla nella sua magnificenza, il tutto in punta di piedi? Temo che l'agonismo e la "sboronaggine" di alcuni sia decisamente superiore all'amore e rispetto per ciò che vanno a testimoniare e che sia solo l'occasione per fare sfoggio dei loro soldi per mezzo dell'attrezzatura foto di cui si sono dotati e che in fin dei conti il tutto si limiti ad una misera rappresentazione "fallica" di potenza fine a se stessa.
Ciao Luca



Purtroppo succede anche questo (secondo me e´gente che ha dei problemi )


Ciao
Aldo

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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 9:54 
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Iscritto il: mercoledì 23 aprile 2008, 21:25
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quaranta.luca ha scritto:
.............. Ma il nostro gioco non dovrebbe nascere proprio dall'amore per la natura e dal desiderio di rappresentarla nella sua magnificenza, il tutto in punta di piedi? Temo che l'agonismo e la "sboronaggine" di alcuni sia decisamente superiore all'amore e rispetto per ciò che vanno a testimoniare ...........


Il pericolo di questi concorsi infatti è anche questo.

A mio avviso l'idea giusta sarebbe una festa campestre, un ritrovo tra fotonaturalisti ove ognuno espone le sue immagini, senza gare o concorsi, senza premi o altro, solo una riunione per fare 2 chiacchire.
Personalmente però non parteciperei perche se la baraonda è troppa non mi ci ritrotvo, preferisco le cenette tra massimo una decina di persone in cui si può ancora chiacchierare in tranquillità senza dover urlare.

Non un occasione per sfoggiare l'immagine più bella o il corredo più "grosso" o costoso ma solo un incontro per guradarsi in faccia e capire chi è quel tale che senti su quel forum o chi ce dietro le foto di quel sito.

Di certo un incontro senza attrezzatura perche vedere centinaia di persone che fanno la fila per fotografare qualsiasi cosa è tutto fuorche vera "Fotografia Naturalistica" :lol:

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 9:19 
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Località: Terragnolo (TN)
Personalmente le foto ai nidi non le accetto, chiunque può' dirmi che con le dovute cautele ecc ma sappiamo esattamente cosa ne pensa l'animale? Gia con il tipo di fotografia che noi facciamo spesso accade di renderci conto di esserci spinti un po' oltre, mi riferisco alla nostra inesperienza (ovv parlo per me) nell'avvicinarsi agli animali ecc e magari renderci conto poi che per nostra fortuna non c'era danno.
Secondo me noi esseri umani come ci definiamo siamo troppo presuntuosi e pensiamo che e' la natura che deve abituarsi a noi, invece bisognerebbe pensare che forse questa cosa e' sbagliata e forse dovremo essere noi ad abituarci a rispettare la natura e quindi gli animali che vi abitano.
Forse ci sarebbe più' posto anche per loro.
E inutile continuare a provare a reintegrare animali su animali a scopo commerciale, forse dovremmo smantellare opere fatte senza pensare togliendo spazio agli animali che vi abitavano.
Parlo di opere vedi funivie, alberghi, strade ecc solo a scopo turistico, poi perché l'animale manca allora lo si rintroduce.
E non mi venite a dire che e' la catena naturale, sono tutte baggianate la verità' e' che l'uomo non si accontenta e questa catena la rotta.
Scusate lo sfogo e magari non era il momento giusto ma ogni volta che vado a fotografare e mi sento tutt'uno con la natura poi mi risveglio e mi rendo conto di tutto ciò' e allora mi viene il nervoso.
Tornando ai nidi penso che se ne possa fare a meno e personalmente non mi piacciono neanche.
Parlo di foto dove il nido e proprio il protagonista.
Non e da tanti anni che fotografo e solo una volta mi e' capitato di fotografarlo, un nido di codirosso spazzacamino che aveva fatto il nido nella casa di mio fratello in una stanza dentro una nicchia a cinque metri da dove stava lavorando con la calce e una seconda dove nel bosco trovai mamma scricciolo che girovagava con larve in bocca per portarle ai piccoli già che svolazzavano in giro.
Non so quanto disturbo ho recato comunque l'esperienza aiuta.
Scusate ancora ciao, Yuri.


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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 10:20 
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Iscritto il: mercoledì 23 aprile 2008, 21:25
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Località: Valle di Fiemme - Predazzo (TN)
Yuri Santini ha scritto:
Personalmente le foto ai nidi non le accetto, chiunque può' dirmi che con le dovute cautele ecc ma sappiamo esattamente cosa ne pensa l'animale? Gia con il tipo di fotografia che noi facciamo spesso accade di renderci conto di esserci spinti un po' oltre, mi riferisco alla nostra inesperienza (ovv parlo per me) nell'avvicinarsi agli animali ...........


Se seguiamo questo discorso logico e anche per certi versi condivisibili non ci dovremmo fermare ai nidi, ma al periodo di riproduzione in generale, al periodo degli amori e non solo degli uccelli ma anche mammiferi.

Che differenza ce tra un nido e una tana?

Non dovremmo disturbare i caprioli in primavera perche sono reduci da un lungo inverno e hanno bisogno di tutto ma non del fotografo che lo stressa.

Dovessimo veramente rispettare al 100% tutti gli animali allora nemmeno le foto di paesaggio dovremmo fare perche per farle invadiamo il loro territorio e magari, inconsapevoli disturbiamo una nidificazione.

Diciamo che realisticamente ce una delimitazione tra quello che è fotografia naturalistica/osservazione (si perche i Birdwatcher non disutrbano mai le nidificazioni? oppure gli pseudo studiosi o ricercatori?) diciamo non invasiva e quella che invece da veramente disturbo all'animale o peggio puo decretarne ad esempio l'abbandono della prole.


Dovè questo limite? e da cosa è definito?

Al primo posto metterei il buon senso e l'esperienza del Fotografo/osservatore.

Al secondo la specie osservata e la sua confidenza con l'uomo.

Che differenza ce tra il disturbo che ho dato agli Svassi che nidificano vicino al pontile delle imbarcazioni e quello che ho dato all'astore in mezzo al bosco o a quello che potrei dare a uno Svasso Maggiore veramente selvatico?

In questo caso la mia esperienza mi aiuta quindi so come avvicinare sia una che l'altra specie senza recare troppo disturbo, perche anche mettersi a correre dietro allo svasso e dargli un continuo senso di minaccia, pur se è abiturato alla gente che passa, puo essere un notevole stress.

Solo chi non va nel bosco e si limita a guardare documentari in TV non da disturbo, ma anche in questo caso ce un disturbo indiretto perche i documentaristi non sono Fotografi o cineoperatori?

E allora cosa facciamo? nel bosco non possiamo andare, le foto non le possiamo fare, i documentari non li possiamo guradare.........mi ripetto a giocare Online?


Non vogliatemene, ho voluto estremizzare il discorso, forse con argomenti un po fuori di testa :lol: , solo per far capire che non è facile dare delle direttive serie, sensate e valide per qualunque situazione.


Potrei aver dato meno disturbo io a un astore (che daltronde continua a ri nidificare nello stesso posto da 7 anni) che un qualsiasi fotografo, inesperto, che continua a piazzare e fare capanni ovunque nella speranza di beccare un martin sul posatoio o un gruccione con una farfalla in bocca, tagliando e modificando l'ambiente in cui vive.

Gerardo

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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 10:48 
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Condivido molte cose di quello che hai scritto Gerardo, sicuramente l'inesperienza non aiuta, nel mio piccolo se so' di poter disturbare troppo cerco di rimandare la cosa ed informarmi prima.
Penso solo che a volte sarebbe bene rinunciare ad uno scatto piuttosto che portarlo a casa e aver rovinato qualche cosa.
Sicuramente ho molto da imparare ma sai e come quando impari ad andare in bicicletta, quando pensi di essere gia' bravo e li che cadi, questo per dire di non sopravalutare mai la nostra esperienza che e proprio in quel momento che si rovina qualche cosa.
Ogni giorno che passa imparo qualche cosa dalla natura e dalle persone, nei tuoi confronti sto' imparando molte cose anche se su molte non sono convinto, ma per questo ci sara' tempo per parlarne a quattrocchi.
La fortuna di poter chiedere a "Gerardo" o a chiunque altro dei consigli utili e' indispensabile per recare il meno disturbo possibile, per questo grazie.
Sul discorso invece che facevo sull'invadenza del uomo alla natura non lo accetto.
Ciao e grazie.
Yuri.


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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 11:06 
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Per farti un esempio alcuni anni fa mi ero dedicato a dei Merli Acquaioli, quindi lo stesso tipo di uccello ma vari individui.

In un caso aveva nidificato sotto un ponte ove passava molta gente e posizionato il cavalletto con la macchina fotografica, puntata sul suo posatoio, mi sono messo a debita distanza con il telecomando.......dopo pochi minuti arriva il Merlo e passa letteralmente sotto il cavalletto, va sul suo solito posatoio e sale al nido.....naturalmente io scatto e tutto va bene.

Al secondo nido provo prima a posizionare la macchina senza copertura e vedo che il merlo nemmeno si ferma nelle vicinanze, tolgo tutto e aspetto che faccia alcuni passaggi e poi piazzo li di nuovo la macchina ma coperta da un telo mimetico ma anche cosi il Merlo era sospettoso anche se si avvicinava pur non andando al nido.

Poi ho usato il sistema di piazzare 3 rami incrociati, il merolo è venuto tranquillamente, poi ho messo dei rami verdi a coprire i 3 rami e il melo venica ancora tranquillo, quindi ho messo anche un po di tela e sotto la macchina ma senza far spuntare l'obbiettivo e il merlo continuava a venire, poi ho pensato e ora ci siamo......faccio spunatre l'obbiettivo da sotto il telo e aspetto.....il merlo si insospettisce e si comporta in maniera innaturale salendo al nido da altro posatoio......

A quel punto mi sono detto, vabbè ti lascio in pace e cerco un tuo simile un po più accondiscendente :?

Quindi sicuramente lo scatto passa in secondo piano ma si può tenare, sempre controllando i comportamenti del soggetto e se si notano problemi si toglie tutto e si riprova in altro modo dopo alcune ore o il giorno dopo.

Gerardo

P.S. per il discorso funivie piste ecc ecc non dico nulla, personalmente sarei solo per ammodernamenti di quello che già ce senza construire altro (collegamenti ecc) ma ciò che penso è inutile e poi comunque divageremmo troppo dal tema del post ;-)

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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 11:50 
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Bell'esempio Gerardo.
Ciao, Yuri.


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