Yuri Santini ha scritto:
Personalmente le foto ai nidi non le accetto, chiunque può' dirmi che con le dovute cautele ecc ma sappiamo esattamente cosa ne pensa l'animale? Gia con il tipo di fotografia che noi facciamo spesso accade di renderci conto di esserci spinti un po' oltre, mi riferisco alla nostra inesperienza (ovv parlo per me) nell'avvicinarsi agli animali ...........
Se seguiamo questo discorso logico e anche per certi versi condivisibili non ci dovremmo fermare ai nidi, ma al periodo di riproduzione in generale, al periodo degli amori e non solo degli uccelli ma anche mammiferi.
Che differenza ce tra un nido e una tana?
Non dovremmo disturbare i caprioli in primavera perche sono reduci da un lungo inverno e hanno bisogno di tutto ma non del fotografo che lo stressa.
Dovessimo veramente rispettare al 100% tutti gli animali allora nemmeno le foto di paesaggio dovremmo fare perche per farle invadiamo il loro territorio e magari, inconsapevoli disturbiamo una nidificazione.
Diciamo che realisticamente ce una delimitazione tra quello che è fotografia naturalistica/osservazione (si perche i Birdwatcher non disutrbano mai le nidificazioni? oppure gli pseudo studiosi o ricercatori?) diciamo non invasiva e quella che invece da veramente disturbo all'animale o peggio puo decretarne ad esempio l'abbandono della prole.Dovè questo limite? e da cosa è definito?Al primo posto metterei il buon senso e l'esperienza del Fotografo/osservatore.
Al secondo la specie osservata e la sua confidenza con l'uomo.
Che differenza ce tra il disturbo che ho dato agli Svassi che nidificano vicino al pontile delle imbarcazioni e quello che ho dato all'astore in mezzo al bosco o a quello che potrei dare a uno Svasso Maggiore veramente selvatico?
In questo caso la mia esperienza mi aiuta quindi so come avvicinare sia una che l'altra specie senza recare troppo disturbo, perche anche mettersi a correre dietro allo svasso e dargli un continuo senso di minaccia, pur se è abiturato alla gente che passa, puo essere un notevole stress.
Solo chi non va nel bosco e si limita a guardare documentari in TV non da disturbo, ma anche in questo caso ce un disturbo indiretto perche i documentaristi non sono Fotografi o cineoperatori?
E allora cosa facciamo? nel bosco non possiamo andare, le foto non le possiamo fare, i documentari non li possiamo guradare.........mi ripetto a giocare Online?
Non vogliatemene, ho voluto estremizzare il discorso, forse con argomenti un po fuori di testa , solo per far capire che non è facile dare delle direttive serie, sensate e valide per qualunque situazione.Potrei aver dato meno disturbo io a un astore (che daltronde continua a ri nidificare nello stesso posto da 7 anni) che un qualsiasi fotografo, inesperto, che continua a piazzare e fare capanni ovunque nella speranza di beccare un martin sul posatoio o un gruccione con una farfalla in bocca, tagliando e modificando l'ambiente in cui vive.
Gerardo