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Qualche volta credo valga la pena raccontare la storia di un immagine
cosa c'é dietro quel "Click."
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Nikon D3; Nikon 300mm f2.8 AF-S VR; Iso 800 1/2000 f6.3; Capanno e cavalletto.
Questo per condividere un emozione, spiegare le fasi che hanno portato al compimento di una soddisfazione personale difficilmente descrivibile ma anche perché il racconto potrebbe essere si d'aiuto per capire come realizzare foto simili ma anche per far intuire che tali immagini spesso non sono ne casuali ne "facili" ed arrivare a quel "click" fatidico può comportare lunghe attese, fatica, freddo e sacrifici che nessun compenso in denaro riuscirebbe a colmare.....solo la passione ci fa andare avanti.
Dico questo non per smorzare l'entusiasmo di chi guarderà le immagini che seguono ma per far capire che la "fotografia naturalistica" è un hobby splendido, l'era digitale aiuta ma certi risultati "in ambienti naturali" non arrivano facilmente ne sono lì ad aspettarvi dietro al primo albero che trovate.....
Ogni tanto mi piace ricordare una domanda che ricorre spesso tra chi si avvicina da poco alla Fotografia Naturalistica.....
Gerardo, quale attrezzatura mi consigli per avvicinarmi alla fotografia naturalistica?
Quale macchina, obbiettivo, zaino, abbigliamento, capanno?
"Compra prima di tutto un buon paio di scarponi e man mano che si consumano le suole vedrai aumentare il numero e la qualità delle tue immagini agli animali"
"Ma Torniamo al sodo, al racconto non solo di un immagine ma di un intero periodo che rimarrà per sempre nel mio cuore"
Tutto è iniziato con un capanno fisso costruito da me e Ricky, realizzato presso una pozza d'acqua dove molti piccoli uccellini sono soliti venire ad abbeverarsi e per fare il bagno.
Cince dal Ciuffo, Bigie, More, Cinciallegre, Cinciarelle, Pettirossi, Luì, Becchi in Croce, Lucherini sono fra i frequentatori più assidui...

D3; Nikon 500mm f4 AF-S VR; Iso 800 1/400 f4.
Naturalmente siamo sempre alla ricerca di nuove inquadrature e situazioni, il bello è proprio questo, cercare nuove sfide....

Nikon D3; Nikon 300mm f2.8 + 1.4x; Iso 800 1/4000sec f5.6
Quando poi è giunto l'inverno abbiamo approntato una mangiatoia con semi di girasole e palle di grasso miste a semini vari.
Alla fine le cince ci sono diventate talmente amiche e confidenti al punto che .......le troviamo sul sentiero che ci aspettano e ci scortano letteralmente sino al capanno.
(lo sappiamo che non lo fanno per vera amicizia ma per il cibo che gli portiamo....ma ci piace pensarlo)

Dopo un po di tempo é arrivato anche una coppia di "Picchio Rosso Maggiore" e per tenerla in zona abbiamo praticato in un tronco marcio dei buchi lunghi una decina di centimetri che abbiamo riempito di strutto, cosi facendo le cince potevano mangiare nei primi cm del foro ma ne rimaneva sempre per il picchio che alla fine si è dimostrato molto socievole e confidente tanto da permetterci di fotografarlo a meno di 2mt di distanza.

Nikon D3; Nikon 300mm f2.8 AF-S VR; Iso 800 1/1250 f4
Il movimento di tutti questi uccellini ha attirato l'attenzione delle ghiandaie e con del pane siamo poi riusciti a "farcele amiche" e quindi sono stai realizzati moltissimi scatti.

Nikon D3; Nikon 300mm f2.8 AF-S VR + moltiplicatore 1.4x dedicato; iso 1600 f8 1/1600
Cince e Ghiandaie non sono passate inosservate alle Nocciolaie e vista la predilezione di questa specie per la carne abbiamo aggiunto pezzi di carne e grasso al menu, alla fine però si sono dimostrate ben disposte verso qualunque tipo di alimento, l'importante è riuscire a farglielo provare almeno una volta........dai semini di girasole che abilmente rompono uno a uno tenendoli con maestria tra il becco, al pane, carne, grasso, panettone, polenta.......mangiano veramente di tutto

Nikon D3; Nikon 500mm f4 AF-S VR; Iso 800 f11 1/2500.
Durante le nostre numerose visite/appostamenti, verso la fine di Gennaio, abbiamo cominciato a sentire il verso di una Poiana e successivamente in alcune occasione la abbiamo vista appollaiata su degli alberi nelle vicinanze.
A questo punto con pezzi di carne più grossi siamo riusciti ad attirare ulteriormente la sua attenzione e dopo qualche giorno sono arrivati i primi scatti.....

Nikon D3; Nikon 300mm f2.8 AF-S VR + 1.4x; iso 400 1/1600 f7.1.
più delle foto ferme però cercavamo situazioni dove ci fosse movimento....in volo

A terra mentre cammina in una nuova ambientazione

Sotto una fitta nevicata
Ma volevamo qualcosa di diverso ......fantasticando uscivano le idee ma metterle in essere è un altra cosa e poi la poiana non era così collaborativa.
Infatti dopo essersi cibata rimane a digiuno anche per 3 o 4 giorni, questo lo abbiamo scoperto parlando con alcuni falconieri che ci hanno raccontato che prima di liberare un loro falco spesso li pesano perche se sono troppo "grassi" quindi sazi non tornavano ed è un problema recuperarli.
Ci hanno fatto anche notare che se la poiana ha il gozzo grosso vuol dire che ha del cibo nella sacca, che ha praticamente "la pancia piena" e quindi non gli sarà necessario cibarsi per un po.
Quello che ci rincuorava è che la poiana veniva anche solo per riposarsi, stava sul palo per ore tranquilla dandoci persino le spalle.
A causa di un inverno particolarmente duro ci siamo poi imbattuti in alcune carcasse di Cervi morti, la natura è alle volte crudele per il modo in cui termina alcuni animali (in questo caso di fame e di stenti) ma questa è la selezione naturale. Abbiamo quindi avuto un po di fortuna nel cercare e trovare un piccolo cervo nei pressi del capanno e dopo averlo trascinato per circa 200mt lo abbiamo posizionato in un luogo adatto.
Il primo giorno la poiana è scesa sul solito albero secco e guardava interessata il cervo, ci sembrava incredibile e le nostre speranze aumentavano, eravamo quasi euforici dalla gioia, ma dopo un ora e più in cui si è riposata con tutta tranquillità per poi stirarsi e prepararsi al volo se ne è andata senza scendere sulla carcassa.
Ci siamo detti che forse aveva bisogno di abituarsi al Cervo ma sicuramente l'indomani sarebbe scesa.
Di solito aveva orari ben prefissati e si presentata tra le 11 e le 13, per farla breve, la scena si è quindi ripetuta per 9 giorni, la Poiana si presentava sempre in quegli orari stava sul palo per un ora o un ora e mezza e poi andava via.
In questi giorni io e Ricky ci davamo il cambio aspettando pazientemente nel capanno tutte le mattine dalle 8 e 30 sino alle 14 e cominciavamo a perdere le speranze (quando lasciavamo il capanno coprivamo il cervo con dei rami di Abete in modo che la poiana non potesse cibarsene)......la gioia e le speranze da un pezzo non erano più parte di quel capanno ma solo dubbi e perplessità
Da passate esperienze sapevamo che la carne di cervo era gradita alle poiane e pensavamo a questo punto che avesse qualche timore a scendere, che non capisse che era morto?
Ma non si spiegava come mai veniva lì a riposare, tranquilla, tutto quel tempo.....alle volta sembrando interessata al cervo ed altre indifferente.
Avrà sicuramente trovato un altra fonte di cibo......
Al decimo giorno ero di turno e alle 10 la vedo sulla cima di un albero nelle vicinanze.
Rimane sull'albero per circa un ora e mezza e poi scende verso un Larice, si posa nel folto in una zona in cui non la potevo vedere rimanendovi per circa 30 minuti, tempo nel quale mi chiedevo "sarà ancora lì? è andata via?"
Poi eccola sbucare e posarsi sul solito albero secco, si posa proprio in cima, si guarda in giro, si mette a posto le piume e passano altri 30 minuti, incurante del cervo.
Ma ora che fa? guarda il cervo un po troppo insistentemente.........click, click, click, quasi nemmeno capisco cosa è successo e continuo a schiacciare, quando poi termina la scena controllo sul monitor della macchina fotografica e vedo che le immagini sono tutte a fuoco, ferme e ben esposte.......

Nikon D3; Nikon 300mm f2.8 AF-S VR; Iso 800 1/2000 f6.3; Capanno e cavalletto.
ciò che, con Ricky, avevamo atteso e sperato era finalmente impresso sulla memoria della macchina fotografica......
Un bel sospiro di sollievo e una risata liberatoria di soddisfazione e successiva telefonata per dare la buona notizia a Riccardo, non prima di aver documentato anche le altre fasi dell'avvenimento.
La Poiana chiude le ali e controlla i dintorni

Guarda diretta nel capanno perche in fondo sa che ci sono e che la osservo

Infine inizia a cibarsi

Il risultato è stato ottenuto grazie alla nostra caparbietà, mia e di Ricky (Riccardo Demartin) e come è giusto anche se le foto le ho materialmente fatte io quel giorno, sono mie quanto sue e naturalmente lui ha la copia di tutti gli scatti....alcuni non capisco questo particolare ma per noi queste immagini sono frutto di un lungo lavoro e di una fattiva collaborazione e quindi sono di entrambi in egual misura.
Ciao
Gerardo