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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 12:52 
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Gio83 ha scritto:

a quanto ne so gran parte della dieta di un'aquila soprattutto di esemplari giovani è costituita da carogne e animali morti, del resto è un comportamento comune al 99% dei predatori............



PS: tra l'altro si dice anche che gipeto ed aquila siano in competizione per il luoghi di nidificazione, non so se sia vero, se trovo qualche studio in merito lo posto...

http://www.parks.it/parco.alpi.marittim ... peto07.pdf

"Infatti uno dei problemi riscontrati in alcune zone delle Alpi è la forte competizione fra le
due specie per i siti di nidificazione, con comportamenti
via via più aggressivi man mano che ci si
avvicina alla riproduzione."

per ora ho trovato questo, non è proprio un articolo di nature, ma è qualcosa...




Personalmente mi ero tenuto sul generico propio perche in alcuni casi un po di competizione può sicuarmente esserci ma se devo essere sincero mi impensieriva più una competizone per le zone di nidificazione che per le carcasse di animali.

Anche perche l'acquila si limita più che altro, se possibile, a mangirare le parti molli delle grosse prede, mentre il gippeto si ciba delle ossa.

Se si guarda la conformazione della testa del Gipeto si nota che è ben ricoperta dal pimaggio, mentre nelle specie che si cibano all'interno delle carcasse la testa è "nuda" per evitare il prolificarsi di parassiti.

Quindi sicuramente è da valutare una possibile interferenza tra gipeto e aquila ma non saranno di sicuro le chiacchiere da bar che potranno dar fondamento a cercti interrogativi.

E comunque il Gipeto faceva parte dell'ecosistema, infatti è stato [b]reintrodotto e non introdotto [/b](due cose ben diverse tra loro) e di sicuro se si ritaglia uno spazio nell'areale è giusto così e sicuramente si creerà il giusto equilbrio, cosa che invece non succede quando di mezzo ci si mette l'uomo.

Gerardo

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 13:01 
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Gio83 ha scritto:
Rimanendo sui problemi causati dalla reintroduzione del Gipeto, parlando con alcuni residenti della Val Zebrù (Parco dello Stelvio), mi hanno detto che da quando è stato reimmesso il Gipeto da quelle parti non si vede più l'aquila reale che invece prima era molto comune incrociare. Nn conoscco i dettagli di questa particolare vicenda ma sono sicuro di un principio generale che spesso vale in questo genere di cose: bisogna essere molto cauti nel reintrodurre una specie in una ambiente da cui è sparita per motivi spesso non troppo chiari, poichè probabilmente l'estinzione locale potrebbe anche, e non solo, essere causata dall'ambiente che non è più in grado di sostenere tale specie. Gipeto ed aquila probabilmente fino a qualche hanno fa, in un ambiente diverso e più ricco e popoloso, potevano tranquillamente convivere sfruttando risorse differenti mentre oggi, forse, allo stato delle cose nel Parco dello Stelvio, sono divenuti competitori e non sono più adatti per un territorio comune.

ciao


Vorrei aggiungere che nel Parco dello Stelvio il gipeto non è stato reintrodotto; le reintroduzioni sono state effettuate a più riprese nel Cantone dei Grigioni, in Engadina. La migrazione verso il Parco dello Stelvio è stata naturale e il fatto che le prime nidifiacazioni siano avvenute in val Zebrù (e non in Svizzera dove erano stati rilasciati) potrebbe far pensare che la valle presenta condizioni tutt'altro che sfavorevoli alla specie.
Non sono aggiornato ma potrebbe essere che gli svizzeri non abbiano ancora potuto assistere alla nascita di gipeti sul loro territorio :)-fischietta

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Ciao, Massimo :-)

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 13:05 
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per almento 4 o 5 anni (ad anni alterni) il gipeto è stato reintrodotto in Val Martello (Alto Adige).

Quest'anno vi è stata l'ultima reintriduzione.

Dal prssimo anno non vi saranno più rilasci perche secondo gli addetti il Gipeto nella zona Stevio-Parco engadina ha una popolazione sufficente per auto sostenersi.

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 13:15 
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Gerardo ha scritto:
E comunque il Gipeto faceva parte dell'ecosistema, infatti è stato [b]reintrodotto e non introdotto [/b](due cose ben diverse tra loro) e di sicuro se si ritaglia uno spazio nell'areale è giusto così e sicuramente si creerà il giusto equilbrio, cosa che invece non succede quando di mezzo ci si mette l'uomo.

Gerardo


questo sicuramente è vero, ma perchè il Gipeto è scomparso? forse per i bocconi avvelanati, o forse come spesso succede, per una serie di concause (antropizzazione delle aree con tutti i suoi seguiti), per questo motivo la reintroduzione magari avviene in un ambiente diverso (antropizzato) da quello in cui la specie era presente inizialmente e questo deve essere considerato. L'ambiente è diverso e le dinamiche di competizione potrebbero essere variate...
Ho collaborato in alcune attività di reintroduzione di alcune specie di pesci in ambienti lacustri (è chiaro che il caso è diverso, ma credo che i principi generali possano valere comunque) quello che succede è che è necessario stabilire correttamente quali siano state le cause di un'estinzione locale per verificare che non sussistano ancora ed inoltre prevedere quali saranno le conseguenze di una reintroduzione di una specie in un area che è cambiata rispetto a al passato. gli ecosistemi non sono statici, ma variano nel tempo, prima gipeto ed aquila convivevano snza problemi, magari allo stato attuale non potrebbero più farlo. In generale quello che voelvo dire è che bisogan anche considerare quali possono essere gli effetti di una reintroduzione massiccia di una specie in una ecosistema che (questo è dimostrato dal fatto stesso che la specie si è estinta) è diverso da quello di partenza...
Poi magari sul Gipeto mi sbaglio, non crea problemi all'aquila maanche questo credo non possa essere provato con le parole sarebbe necesssario verificarlo con una metodica e sistematica osservazione ;-)

PS: più che dal PC del lavoro questo discorso si che mi sarebbe piaciuto farlo davanti ad una pizza ed una birra :)-Slurp


ciao

Gio

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 13:16 
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Gerardo ha scritto:
per almento 4 o 5 anni (ad anni alterni) il gipeto è stato reintrodotto in Val Martello (Alto Adige).

Quest'anno vi è stata l'ultima reintriduzione.

Dal prssimo anno non vi saranno più rilasci perche secondo gli addetti il Gipeto nella zona Stevio-Parco engadina ha una popolazione sufficente per auto sostenersi.

Ciao

Gerardo


magari adesso che c'è n'è tanti riesco a farci una foto decente...magari... Gongolo037

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 13:23 
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Gio83 ha scritto:
più che dal PC del lavoro questo discorso si che mi sarebbe piaciuto farlo davanti ad una pizza ed una birra :)-Slurp
ciao

Gio


Non so dove abiti ma, probabilmente, il primo fine settimana di ottobre sarò in val di Fiemme; Gerardo già lo sa e potremmo vederci una sera per quattro chiacchiere o una pizza. :)-017

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 13:38 
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Gio83 ha scritto:
questo sicuramente è vero, ma perchè il Gipeto è scomparso?



Questo è assodato.....persecuzione da parte dell'uomo al 100%

Concordo anche con quanto da te detto sui problemi della reintroduzione, in effetti nei miei sogni vedrei il trentino con orsi, linci e lupi ma nella realta ci si deve scontrare con la realtà della situazione del territorio e anche ora sono ancora indeciso sul fatto che l'introduzione dell'orso sia un bene o un male.

A livello di turismo e pubblicità sicuramente un bene ma per l'orso stesso non so.

Vedrei molto meno problematica la lince ma da questo versante ci sono i cacciatori che non sopporterebbero che un essere, che non sia munito di doppietta, uccida un capriolo o una lepre.
Anni fa se non ricordo male un cacciatore della val d'adige aveva ucciso una lince scambiandola per un gatto.......gli avrei ritirato la licenza di caccia a lui e a tutta la sua discendenza per almento 30 generazioni.

Una lince per un gatto ma come cavolo si fa? :)-evil

Ciao

Gerardo

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MessaggioInviato: martedì 16 settembre 2008, 17:36 
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Massimo_C ha scritto:
Gio83 ha scritto:
PS: tra l'altro si dice anche che gipeto ed aquila siano in competizione per il luoghi di nidificazione, non so se sia vero, se trovo qualche studio in merito lo posto...


E' vero che utilizzano lo stesso tipo di ambiente per nifdificare, però ... ... ... ... quante coppie di aquile nidificanti ci possono essere in val Zebrù? Direi non più di una

E quante coppie di gipeti? Una ... ... ... o magari due visto che non è un predatore?

Boh, la val Zebrù è lunga 10/12 km con la parte dx orografica costituita dalle classiche pareti dolomitiche piene di anfratti e cenge, cioè con le caratteristiche morfologiche ideali per la costruzione dei nidi.
Poi sicuramente, per diversi motivi (esposizione, dimensione dell cenge, ecc.) ci saranno dei posti preferiti lungo la valle ed è possibile che si contendano quelli.
Ciao a tutti, mi fa' piacere ,che postando una foto ,dia occasione di molti pareri ,io non rientro ,nella discussione, non abbastanza..informato.Però seguo con interesse .Grazie.

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RODITORE56


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MessaggioInviato: lunedì 20 ottobre 2008, 12:30 
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Iscritto il: venerdì 17 ottobre 2008, 18:20
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Gio83 ha scritto:
Rimanendo sui problemi causati dalla reintroduzione del Gipeto, parlando con alcuni residenti della Val Zebrù (Parco dello Stelvio), mi hanno detto che da quando è stato reimmesso il Gipeto da quelle parti non si vede più l'aquila reale che invece prima era molto comune incrociare. Nn conoscco i dettagli di questa particolare vicenda ma sono sicuro di un principio generale che spesso vale in questo genere di cose: bisogna essere molto cauti nel reintrodurre una specie in una ambiente da cui è sparita per motivi spesso non troppo chiari, poichè probabilmente l'estinzione locale potrebbe anche, e non solo, essere causata dall'ambiente che non è più in grado di sostenere tale specie. Gipeto ed aquila probabilmente fino a qualche hanno fa, in un ambiente diverso e più ricco e popoloso, potevano tranquillamente convivere sfruttando risorse differenti mentre oggi, forse, allo stato delle cose nel Parco dello Stelvio, sono divenuti competitori e non sono più adatti per un territorio comune.
ciao


In realtà, in Val Zebrù, l'aquila ha solo smesso di nidificare da alcuni anni, ma dire che non si vede più è proprio errato. Anzi dieri che in quella valle la si vede con costanza. L'ho fotografata diverse volte e avvistata praticamente ogni volta che sono stato in Val Zebrù. Ho avuto anche la fortuna di assistere ad alcuni duelli aerei fra questi due giganti, che spettacolo!
Da quando il Gipeto è stato reintrodotto nel Parco Nazionale dello Stelvio l'ultima cosa che si può dire è che l'aquila sia sparita. Anzi dagli ultimi censimenti pare che le coppie, negli ultimi anni siano aumentate, non certo diminuite.


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