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Epipactis sp. B. Cresce in ombra totale. Fiorita verso il 10 di luglio. Per il resto, valga quanto detto sopra, tranne il sito che è più spostato verso ovest. questo taxon è quello che mi ha preso di più e dove ho portato più acqua. Per fortuna avevo una fonte li vicina.

Questo è un bellimo ibrido tra
E. helleborine e
E. sp. B. Lungo i lati esterni dell'areale ci sono parecchie piante ibride con
E. helleborine.
Epipactis sp. C. In bosco di faggio versante nord. Idem come sopra. Siti vicini. Questa
Epipactis porta i fiori della
E. fageticola ma la pianta è tutta un'altra cosa. Probabile subspecie? Ci sarà da divertirsi anche il prossimo anno

Manca una foto della pianta intera e una dell'ambiente. lo so ma ho gia tante foto da inserire...
Epipactis thesaurensisEtimologia: del monte Tesoro, sito della prima scoperta. Descritta solo nel 2007, è un endemismo tutto veronese del quale dobbiamo andare orgogliosi. Cresce in boschi di latifoglie, in genere versante nord. Fiorisce a luglio.
Epipactis autumnalisEtimologia: autunnale. Incredibile pianta! Rimasta nascosta per migliaia di anni, si è fatta notare solo pochissimi tempo fa. E’ stata descritta nel 2007 ed è un endemismo della Lessinia nord orientale, almeno per il momento. Spenderò due parole in più delle altre per questa eccezionale orchidea, che sembra venuta dalla taiga russa per allietare i nostri cuori. Al contrario di tutte le altre, predilige suoli basaltici, a reazione leggermente acida, come la Purga di Bolca o la sommità del monte Belloca. Versante nord. Luoghi dove la notte fa fresco. Le piante iniziano a spuntare dalle foglie secche del sottobosco, nel mese di luglio, sempre sotto piante di nocciolo. Portano già i boccioli tra le due prime foglie. Iniziano a fiorire quando gli arbusti e alberi che la ricoprono donano le loro foglie al vento, per essere accolte tra le braccia di Morfeo - e si protrae fino a dicembre. Immagino che sulla Purga di Bolca a 900 mslm., versante nord, tra il basalto che non è più riscaldato dal sole, nei mesi di novembre e dicembre, la temperatura scenda parecchio sotto gli zero °C.
Epipactis autumnalis
E. autumnalis x E. helleborine
2 foto di E. helleborine x E. autumnalisFino a qualche giorno fa, si conoscevano alcuni siti dove cresce questa pianta, uno anche proprio di fronte a casa mia, sul monte Calvarina, dove si incontrano i confini di San Giovanni Ilarione, Chiampo e Roncà. Solo quattro piante però sono presenti in questo ultimo sito.
Non so perché, ma nei mesi scorsi, mi sembrava che questa pianta mi dicesse, “cercami” ed io, che ormai sono noto per la mia risolutezza, a volte esagerata, mi misi a cercarla. La incontrai ai Cracchi, in ambiente atipico. Solo poche piantine: ora, nel momento in cui scrivo, sono 27 e se pioverà aumenteranno. La voce che mi balenava in testa però non si placò. Forse la dovevo cercare nel territorio del nostro comune. Così mi rimisi a cercare, rubando tutto il tempo al mio “free time” o “relax time”, un po’ al lavoro e un po’ alle mie cene. Determinato a passare metro per metro, tutti i boschi di nocciolo o con del nocciolo, del nostro territorio, ma non fu necessario. Un sabato di luglio, dopo neanche mezz’ora di cammino, più che altro per attraversare i campi ed entrare nel bosco, mi si presenta davanti la prima pianta, come una principessa o una fata, o almeno io la vidi così. 25 piccole piantine stavano crescendo. Con il cuore che mi scoppiava per la gioia e per l’emozione, corsi a casa e avvisai subito via email, la Pro Loco, l’amministrazione comunale.

riprese fotografiche in località Vaccari

Ambiente tipico basaltico, dove cresce
Epipactis autumnalis
e ambiente atipico con pH quasi neutro
Immagino che accompagnerò molte persone, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, in questo sito, facilmente raggiungibile. Molte persone verranno per osservarla, studiarla e fotografarla.
E qui termino per ora, il mio racconto.

la mitica Purga di Bolca a novembre 2012, quando le piante erano ancora in fiore.
Ringrazio i miei amici trentini Anna e Franco Parisi, per avermi attaccato il “morbo” orchidea e infine un grazie alle mie due figlie Nelissa e Cintia, che spesso mi aiutano con l’attrezzatura, nelle riprese fotografiche.