Il GPS e la Fotografia NaturalisticaMi interessava fare con voi due considerazioni/chiacchiere sul GPS e sulla sua utilità in campo Naturalistico.Ormai molte fotocamere digitali professionali sono predisposte per accettare dati GPS, trovo però scomodo il dover attaccare un Gps e credo che nella realtà siano ben pochi i fotografi che sfruttano questa possibilità ma il discorso può cambiare radicalmente se il GPS è integrato.
La Nikon Coolpix P6000 è la prima fotocamera che vedo integrare direttamente il GPSCercando su internet vedo però che esistono altre marche e modelli e per dover di cronaca ne cito alcune:
Ricoh 500SE
Hasselblad H3D-II GPS Integrato
Che dire poi di tutti i palmari e telefonini avanzati con GPS integrato che hanno di solito una fotocamera (il fatto che sia piu o meno sofisticata può non essere importante)
Qui sotto alcuni esempi:
Un Gps ta attaccare a fotocamere compatibili

una D200 con GPS attaccato sulla slitta del Flash..

Alcuni noti palmari/telefoni con GPS integrato
“Personalmente, da amante della tecnologia, non sceglierei più un Telefono/Palmare che sia sprovvisto di il GPS integrato ma per la fotocamera è diverso. Non lo vedo come una necessita e l’aumento di prezzo e la naturale diminuzione di autonomia può essere un fattore da valutare attentamente.
Come detto non ho utilizzato queste macchine ma i GPS consumano molta batterie e penso rimanga attivo anche con la macchina in Standby, in caso contrario l’acquisizione dei satelliti potrebbe richiedere molto tempo e “pazienza”.
Ma iniziamo presentando la Compatta in questione:
Nikon: Coolpix P6000
- La locandina:Eccezionale fotocamera da 13,5 megapixel dotata di un obiettivo zoom NIKKOR 4x estremamente versatile che consente di eseguire facilmente riprese grandangolari e tele di soggetti distanti. I modi di esposizione avanzati e l'espandibilità di sistema garantiscono un'incredibile versatilità. Tra le caratteristiche innovative sono incluse l'unità GPS (Global Positioning System) incorporata, che è possibile impostare in modo da registrare la posizione esatta (latitudine e longitudine) al momento dello scatto, e la possibilità di riprendere e salvare le immagini nel formato di file RAW. COOLPIX P6000 – il fascino dell'eccellenza.
La fotocamera è disponibile nel colore nero.
• Obiettivo zoom NIKKOR 4x grandangolare
•
GPS (Global Positioning System) incorporato • Risoluzione da 13,5 megapixel
• Formato di file RAW
Disponibile da settembre al prezzo indicativo di 575 €
Le sue specifiche: - Pixel effettivi:
13,5 milioni
- Sensore di immagine:
CCD da 1/1,7 pollici; pixel totali: circa 13,93 milioni
- Obiettivo:
Zoom-NIKKOR 4x; 6,0-24,0 mm (angolo d'immagine in formato 35 mm [135]: 28-112 mm); f/2.7-5.9; 9 elementi in 7 gruppi; zoom digitale: fino a 4x (angolo d'immagine in formato 35 mm [135]: 448 mm)
- Campo di messa a fuoco (dall'obiettivo):
da 50 cm a infinito (∞); modo Macro/primo piano: da 2 cm a infinito (∞)
- Supporti di memorizzazione:
memoria interna (circa 48 MB), card di memoria SD*1
- Dimensione foto (pixel):
4224 x 3168 (13M), 3264 x 2448 (8M), 2592 x 1944 (5M), 2048 x 1536 (3M), 1600 x 1200 (2M), 1280 x 960 (1M), 1024×768 (PC), 640 x 480 (TV), 4224 x 2816 (3:2), 4224 x 2376 (16:9), 3168 x 3168 (1:1)
- Riduzione Vibrazioni (VR):
decentramento di stabilizzazione VR
- Sensibilità ISO:
ISO 64, 100, 200, 400, 800, 1600, 2000, 3200*2, 6400*2, Auto (guadagno automatico ISO 64-800), alta sensibilità ISO automatica (ISO 64-1600), intervallo predefinito auto (ISO 64-100, 200, 400)
- Interfaccia:
USB Hi-Speed
- Alimentazione:
batteria ricaricabile Li-ion EN-EL5 (in dotazione), adattatore CA EH-66 (in dotazione)
- Durata della batteria:circa 260 scatti con la batteria EN-EL5
- Dimensioni (LxAxP):
circa 107 x 65,5 x 42 mm escluse le sporgenze
- Peso:
circa 240 g senza batteria né card di memoria SD
- Accessori in dotazione*3:
batteria ricaricabile Li-ion EN-EL5, adattatore CA EH-66, cavo USB UC-E6, cavo audio/video EG-CP14, cinghia AN-CP18, CD-ROM con suite di software
- Accessori opzionali:
caricabatteria MH-61, aggiuntivo grandangolare WC-E76, anello adattatore UR-E21, comando remoto ML-L3, lampeggiatori SB-400, SB-600 e SB-900
- Dal sito Nital spcifiche e descrizione più dettagliata.- Alcune considerazioni personali: parlando della Colpix P6000, oltre al GPS trovo interessante la slitta a caldo del Flash, la possibilità di usare il formato RAW per la registrazione delle immagini, l’esposizione manuale che sicuramente può risolvere taluni problemi, mentre pur essendo il 28mm (formato 135mm) già un buon grandangolare ora si trovano compatte che hanno un 24 o 25mm che trovo molto più utile di uno zoom tele spinto,
molto importante inoltre la scelta di non affidarsi al solo Monitor per l’inquadratura in quanto in situazioni difficili il nomale mirino galileiano è impareggiabile, per quanto possa essere anche piccolo o poco preciso nell’inquadratura.
Dalle caratteristiche mi sembra un ottima macchina e conoscendo i progressi fatti dalla Nikon con alti iso e AF credo che la macchina sia sicuramente interessante.
Spero abbiano invece ridotto il tempo che passa dal momento in cui si preme il bottone di scatto alla registrazione vera e propria dell’immagine, un difetto che affligge moltissime compatte e che innervosisce più di un fotografo.
“può definirsi fotografo anche chi usa una semplice compatta?
a mio avviso scuramente si perche non è il mezzo che fa il vero fotografo ma il suo occhio e, diciamo, il suo senso artistico.”Noto però una caratteristica abbastanza negativa ma, credo, giustificabile dal consumo di batteria del GPS e cioè i soli 260 effettuabili (sicuramente meno nella realtà), se è possibile disabilitare il GPS forse potrà essere aumentata l’autonomia ma non sono sicuro che si possa fare o che serva.
In questi ultimi mesi ho avuto modo di notare alcune compatte interessanti che più o meno si assomigliano per caratteriste (quelle elencate qui sopra).
Caratteristiche che credo siano state richieste a gran voce da una certa categoria di fotografi, partendo dalla “Canon PowerShot G9” alla “Panasonic DMC-LX3” (con zoom 24mm)
Il GPS integrato…….cosa ne penso? cosa ne pensate?A mio avviso può essere un dato molto interessante e utile in talune condizioni ma pericoloso in altre, soprattutto per chi non è pratico di tecnologia digitale e non sa come abilitarla/disabilitarla oppure come eliminare il la misurazione dai dati Exif inseriti nel file..
Sicuramente utile e interessante:- dal punto di vista naturalistico per un Birdwatcher o per un ricercatore sarà utilissimo avere non solo data e ora dell’osservazione ma anche la sua precisa localizzazione.
- Per i Viaggiatori è un dato che ricorderà esattamente dove eravamo al momento dello scatto. Sarà ad esempio semplice usare “Google map” o meglio ancora “Google Earth“ (di cui ho trovato opzioni molto interessanti e di cui parlerò in seguito), oppure altri programmi Georeferenziati per ritrovare in pochi click il luogo esatto dove è stata scattata la foto, questo per tutto il mondo.
- Sarà altrettanto facile spiegare a un amico dove è stata fatta un immagine o dove siamo passati nel nostro itinerario semplicemente inviano le immagini o i dati Gps estratti dalle nostre immagini, magari tramite un MMS, e per lui sarà altrettanto facile raggiungerci o arrivare in tale luogo.
- sicuramente usciranno software sempre più integrati con mappe/software satellitari che renderanno semplicissimo l’integrazione delle nostre immagini o diari di viaggio.
-la ricostruzione di itinerari automatica da parte di Software che usano il punto di localizzazione e il suo orario/data per creare il percorso esatto.
Pericolo:- il pericolo più grosso a mio avviso è quello di rendere pubblico, volontariamente o non volontariamente, la localizzazione Gps di luoghi che invece dovrebbero essere tenuti segreti.
Per un ladro di uova/nidiacei (ad esempio per vendere falchi a falconieri o collezionisti di uova) conoscere centinaia di nuovi nidi senza alcun sforzo sarebbe una manna dal cielo ma un disastro per la natura.
Far conoscere un luogo di nidificazione di un uccello particolarmente sensibile al disturbo potrebbe rovinare completamente la nidificazione degli esemplari presenti nella zona.
Il pericolo di richiamare fotografi che sono tutto fuorché naturalisti o di curiosi senza alcuna cultura che creerebbero danni irreparabili non è uno spauracchio.
Dal mio punto di vista ora come ora evito persino di scrivere nei dati Exif il luogo in cui ho scattato la foto di quel dato animale, oppure lo indico molto genericamente (Trentino o Norvegia), questo proprio per evitare che altri possano servirsi di tali dati.
Mentre d’altro canto uso il GPS integrato nel telefonino abbinato a software un po particolari come il
“Compe GPS” o
Oziexplorer che possono usare scansioni di cartine topografiche particolareggiate come quelle a 1:25.000 della Tabacco o Kompass, per registrare ogni mia nuova scoperta.
Registrando cosi il punto georeferenziato alcuni ndi di Picchio Tridattilo ho scoperto che si trovano tutti in una fascia altimetrica abbastanza precisa, se poi questo dato sia valido a livello nazionale, regionale o solo per i nidi da me scoperti non mi importa molto, l’importante è che i rilevamenti precisi non siano mai divulgati per sbaglio.
Molte volte uso queste localizzazioni solo a livello di pura curiosità personale, un po per capire bene dove si trova la zona e un po per curiosità, per sapere la distanza che ce tra un esemplare e un altro.
Ciao e alla prossima
Gerardo
P.S. questa la mia opinione personale, sarei curioso di sentire la vostra ;)